I materiali impiegati nella costruzione del celerimetro hanno subito una trasformazione importante nel corso della storia. L'innovazione in questo caso non ha impreziosito lo strumento ma lo ha reso più economico e industrializzabile. Le preziose leghe metalliche utilizzate tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento vengono rimpiazzati dal materiale del secolo: la plastica.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la plastica raggiunge l'età adulta con la creazione di una vera e propria industria moderna. Il petrolio diviene la “materia prima” da cui partire per la produzione e, nello stesso tempo, migliorano e si adattano alle produzioni di massa le tecniche di lavorazione, a cominciare da quelle di stampaggio. La scalabilità e la replicabilità di questo materiale hanno fatto sì che entrasse nella storia delle cose cambiando la concezione dell'oggetto stesso; infatti il focus diventa esclusivamente il costo contenuto a parità di prestazione.
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